Tesla – Usa, la Nhtsa non ha rilevato difetti agli acceleratori
La Nhtsa (National Highway Traffic Safety Administration) ha respinto una petizione per l’apertura di un’indagine formale su migliaia di modelli Tesla interessati da un presunto problema all’acceleratore. L’istanza, depositata dall’investitore Brian Sparks, riguardava nel complesso 662 mila esemplari di Model S, X, 3 e Y venduti tra il 2012 e il 2020.
I fatti. In particolare, la richiesta, presentata all’autorità statunitense di vigilanza del settore dei trasporti nell’autunno del 2019, era fondata su una serie di problematiche legate a improvvise accelerazioni dei veicoli sotto accusa. Nella relativa documentazione erano state menzionate 232 denunce con 203 incidenti. Lo scorso gennaio la Nhtsa ha quindi avviato un esame della petizione, nonché di altri casi analoghi, per verificare la fondatezza delle accuse e stabilire se ci fosse l’effettiva necessità di aprire un’indagine formale. I funzionari dell’autorità statunitense hanno analizzato i dati relativi agli incidenti registrati nelle scatole nere delle auto o raccolti dalla stessa Tesla e hanno concluso il procedimento senza aver riscontrato alcun difetto di tipo meccanico o elettronico o trovato prove sufficienti per l’avvio di una procedura d’inchiesta ufficiale. Gli incidenti “sono stati causati da uno scorretto utilizzo del pedale, ha spiegato la Nhtsa, aggiungendo di non aver trovato “alcuna prova di guasti nel pedale dell’acceleratore, nei sistemi di controllo del motore o nei sistemi frenanti che abbiano contribuito ai sinistri citati nella petizione. Inoltre, “non ci sono prove di un qualche aspetto della progettazione che contribuisca ad aumentare la probabilità di un utilizzo errato del pedale. La tesi su una potenziale causa elettronica per le accelerazioni improvvise e involontarie nei veicoli in questione si basa su ipotesi non accurate sulla progettazione del sistema e sulla registrazione dei dati.
La posizione della Tesla. In sostanza, per l’autorità statunitense gli incidenti sono da attribuire a errori di guida dei conducenti. Pertanto viene confermata la tesi difensiva della Tesla, che ha sempre respinto le accuse e bollato la petizione di Sparks come completamente falsa. “Indaghiamo su ogni singolo incidente in cui il conducente sostiene che il suo veicolo ha accelerato contrariamente al suo input, ha scritto la Casa sul suo sito lo scorso gennaio. “In ogni caso in cui avevamo i dati del veicolo, abbiamo confermato che l’auto funzionava secondo le specifiche di progettazione. In altre parole, l’auto accelera se, e solo se, il conducente imprime un colpo all’acceleratore e rallenta o si ferma quando il conducente preme sul pedale del freno.