Legge di Bilancio – Possibili nuovi incentivi auto nel 2021
Come già accadde a luglio, in occasione del cosiddetto decreto rilancio, gli incentivi all’auto, non pervenuti nel testo del disegno di legge bilancio approvato dal governo il 16 novembre scorso, potrebbero arrivare sotto forma di emendamenti durante la discussione attualmente in corso alla Camera. Delle circa 8 mila proposte di modifica presentate alla Commissione bilancio, dopo la prima sforbiciata operata dai gruppi parlamentari ne sono rimaste in campo circa 800, i cosiddetti emendamenti segnalati. E, tra questi, anche alcune misure attese (e in alcuni casi ispirate) dall’industria automobilistica, dalle concessionarie e dagli automobilisti. Vediamo nel dettaglio, con l’avvertenza che solo nei prossimi giorni la commissione inizierà a votarli. E, pur essendo probabile, non è detto che gli incentivi arrivino per davvero.
Tre fasce fino 135 g/km di CO2 e 324 milioni. Quattro proposte ricalcano lo schema degli ultimi incentivi, ancorché diversamente modulati. Un primo emendamento prevede, in presenza di rottamazione, tre fasce di emissioni di anidride carbonica (0-20, 21-60 e 61-135 g/km) e, fino al 31 giugno, salvo esaurimento fondi, bonus decisamente inferiori rispetto a quelli erogati tra agosto e settembre: 2.000 euro per le prime due fasce e 1.500 per la terza a cui si aggiunge, comunque, un contributo di 2.000 euro del dealer. In assenza di rottamazione, invece, le fasce scendono a due (0-20 e 21-60) e il bonus si abbassa a 1.000 euro (a cui si aggiunge analoga misura del venditore). Invariati i limiti di prezzo (50.000 euro più Iva per le prime due fasce, 40.000 + Iva per la terza). Per questa misura verrebbero messi a disposizione appena 324 milioni di euro (di cui 40 milioni sulle prime due fasce e 284 sulla terza), anche se l’emendamento prevede la possibilità di cumulare questi incentivi con il cosiddetto ecobonus, che nel 2021 avrà in dote altri 50 milioni di euro a cui si aggiungono gli oltre 80 già rifinanziati con il cosiddetto decreto agosto.
Più fondi: 420 milioni. Un secondo emendamento ricalca completamente il primo ma prevede maggiori risorse, 420 milioni di euro, di cui 75 per le prime due fasce e 345 sulla terza.
Quattro fasce, una anche per le auto 111-135 g/km. Un terzo emendamento è simile a quelli appena descritti ma prevede, in caso di rottamazione, quattro fasce di emissioni di CO2: 0-20, 20-60, 61-110 e 111-135 g/km con contributi di 2.000 euro sulle prime due fasce, 1.750 euro sulla terza e 1.500 euro sulla quarta, a cui si aggiungerebbe, in ogni caso, un contributo di 2.000 euro del dealer. Senza rottamazione, invece, i bonus sarebbero analoghi a quelli visti nel caso precedente. La proposta prevede lo stanziamento di 345 milioni di euro, di cui 38 per le fasce 0-20 e 21-60, 141 per la fascia 61-135 e 167 per la fascia 111-135.
Bonus solo per elettriche e ibride plug-in. Un quarto emendamento limita i contributi, sia con rottamazione sia senza, a due fasce di emissioni di CO2: 0-20 e 21-60 g/km. I bonus sono, rispettivamente, di 3.500 e 2.500 euro (più 2.000 euro del venditore) e scendono, rispettivamente, a 1.500 e 1.250 (più 1.000 del dealer). A questa iniziativa, valida fino al 31 dicembre 2021 salvo esaurimento fondi, sarebbero destinati 300 milioni di euro senza divisione di questa somma nelle due diverse fasce.
Detrazione per le elettriche. Fin qui le proposte di incentivi sono sulla falsariga di quelli introdotti ad agosto. Vi sono poi due proposte di detrazione condizionate alla rottamazione di un veicolo con classe di emissioni fino a Euro 4. Della prima abbiamo parlato ampiamente qualche giorno fa ed è basata sulla detrazione, in cinque anni, del 50% delle spese di acquisto di una vettura elettrica di potenza fino a 150 kW (204 CV) con prezzo di listino inferiore a 40.000 euro Iva esclusa, riservata ai contribuenti con reddito Isee inferiore a euro 45.000. L’emendamento prevede la possibilità di cedere la detrazione alla concessionaria e, quindi, di poter acquistare l’auto pagando solo metà del suo costo. Sarà poi il dealer e detrarre, negli anni successivi, le relative quote annuali.
Detrazione fino a 60 g/km. Una proposta simile estende la detrazione, in tre quote triennali di pari importo, a tutti i contribuenti e a tutte le auto con emissioni di CO2 fino a 60 g/km.
Mercoledì 9 inizieranno le votazioni. Fin qui le proposte di sostegno al mercato dell’auto. Come scritto all’inizio, quelli citati sono gli emendamenti sopravvissuti alla prima scrematura da parte dei gruppi della Camera. Le votazioni sulle singole proposte inizieranno nel pomeriggio di mercoledì 9 dicembre alla commissione Bilancio e dovrebbero concludersi nel giro di una settimana, visto che il testo del provvedimento è atteso nell’aula di Palazzo Montecitorio, per il primo via libera, il 18 dicembre. Seguirà un formale passaggio in Senato, che non avrà più la possibilità di modificare il testo, blindato dal voto di fiducia che, a quel punto, inevitabilmente il governo sarà costretto a chiedere.