FCA-PSA – Stellantis nascerà il 16 gennaio
Il 16 gennaio 2021 nascerà ufficialmente Stellantis, il nuovo gruppo automobilistico frutto della fusione dei gruppi FCA e PSA. La data è stata comunicata dai due costruttori a valle delle rispettive assemblee degli azionisti, che hanno approvato il progetto di integrazione a larghissima maggioranza.
Le altre date. “A seguito delle approvazioni assembleari odierne e dell’ottenimento il mese scorso delle ultime autorizzazioni normative, tra cui in particolare quelle della Commissione Europea e della Banca Centrale Europea, FCA e Groupe PSA prevedono di perfezionare la fusione il 16 gennaio 2021”, si legge in un comunicato congiunto, dove si forniscono ulteriori date relative alla negoziazione delle azioni ordinarie del nuovo gruppo. I titoli Stellantis saranno scambiati da lunedì 18 gennaio sul Mercato Telematico Azionario di Milano e sull’Euronext di Parigi e il giorno successivo sul New York Stock Exchange.
Il nuovo gruppo. La data di perfezionamento della fusione è di molto in anticipo rispetto alle previsioni dei vertici aziendali (entro la fine del primo trimestre) e a diverse ricostruzioni di stampa, che avevano indicato la fine di gennaio per il completamento dell’operazione. Solo la famiglia Peugeot ha fornito un periodo di tempo azzeccato parlando di un completamento nei giorni successivi alle assemblee odierne. Con il closing nasce il quarto maggior produttore automobilistico al mondo, con 8,7 milioni di veicoli venduti nel 2019, ricavi per quasi 167 miliardi di euro e profitti per circa 7 miliardi. In sostanza, un colosso secondo solo a multinazionali del calibro dei gruppi Volkswagen e Toyota e all’alleanza franco-nipponica Renault-Nissan-Mitsubishi. Anche per questo motivo i vertici aziendali hanno salutato l’esito delle assemblee con soddisfazione e con dichiarazioni non dissimili. Di data o momento storico hanno infatti parlato sia John Elkann, presidente della Fiat Chrysler, sia Louis Gallois, numero uno del consiglio di sorveglianza del gruppo PSA, e Carlos Tavares, attuale amministratore delegato del costruttore transalpino e prossimo ad assumere lo stesso ruolo in Stellantis.
Il nuovo Cda. Proprio Tavares siederà nel cda della nuova realtà automobilistica al fianco del presidente John Elkann e del vice presidente Robert Peugeot, nonché di Henri de Castries, Andrea Agnelli, Fiona Clare Cicconi, Nicolas Dufourcq, Ann Frances Godbehere, Wan Ling Martello, Jacques de Saint-Exupéry e Kevin Scott. A questo consiglio e ancor di più alla nuova squadra manageriale guidata dal dirigente portoghese toccherà il compito di trasformare in realtà i propositi ribaditi ancora una volta da Elkann durante l’assemblea: “Vogliamo avere un ruolo di primo piano nel prossimo decennio, che ridefinirà la mobilità, proprio come hanno fatto i nostri padri fondatori con grande energia negli anni pionieristici. Il prossimo decennio ridefinirà la mobilità. Noi intendiamo svolgere un ruolo determinante nella costruzione di questo nuovo futuro ed è stata quest’ambizione a unirci”. “Stellantis – ha aggiunto – sarà uno dei maggiori Oem a livello mondiale. Ciò che più conta è che sarà un’azienda con le dimensioni, le risorse, la molteplicità di componenti e il know-how necessari per cogliere con successo le opportunità di una nuova era”. Di opportunità ha parlato anche Tavares, sottolineando come la nascita di Stellantis sia la risposta alle “sfide e alle opportunità del futuro” della mobilità e dell’industria dell’auto. Risposta che si sostanzierà in “massicci investimenti per preparare un futuro brillante per la nuova compagnia”. “FCA e PSA sono due aziende in buona salute ma siamo coscienti che saremo più forti insieme”, ha quindi fatto presente il manager portoghese confermando l’obiettivo prioritario dei 5 miliardi di euro di sinergie. A tal proposito Mike Manley, l’attuale amministratore delegato della Fait Chrysler destinato a diventare il responsabile delle Americhe nel nuovo gruppo, ha spiegato che il 40% delle sinergie sarà generato dalla condivisione di piattaforme e sistemi di propulsione”, dall’ottimizzazione degli “investimenti in ricerca e sviluppo” e dal miglioramento dei processi di produzione, il 35% da risparmi sugli acquisti e il 7% arriverà da risparmi sul fronte delle spese amministrative e generali. “Siamo pronti e preparati – ha affermato Manley – a realizzare con successo questa fusione e apportare un valore significativo a tutti i nostri stakeholder, vale a dire i nostri dipendenti, i nostri clienti e i nostri azionisti.
La cedola straordinaria. Azionisti che già tra pochi giorni potranno beneficiare di una consistente remunerazione. Ai sensi di quanto concordato con i francesi a metà settembre per modificare l’accordo orginario e adeguarlo al nuovo contesto operativo determinato dalla pandemia del coronavirus, il consiglio di amministrazione ha deliberato la distribuzione di un dividendo straordinario di 1,84 euro per azione ordinaria, per un totale di 2,9 miliardi di euro. Il pagamento, fissato per il 15 gennaio, è però “condizionato a un ulteriore annuncio che confermi che tutti i necessari adempimenti societari propedeutici al completamento della fusione sono stati espletati e che il Dividendo Straordinario è diventato incondizionato. Tale annuncio è previsto entro mercoledì 13 gennaio 2021. In assenza di tale comunicazione, il Dividendo Straordinario non sarà pagabile”.